Il Giro d’Italia 2013 è finito da qualche giorno e ora – a bocce ferme – è il caso di stilare la consueta pagella che va a indicare chi si è ben comportato, chi no e chi non si è proprio visto né nel bene né nel male. Iniziamo ovviamente da Vincenzo Nibali che non può che ottenere un 10: il siciliano ha ottenuto il suo secondo grande Giro e ha dominato in salita così come ovviamente in discesa e ha dimostrato di essere più che competitivo a cronometro. Nel pieno della propria maturità può ora presentarsi alla partenza di qualsiasi grande corsa a tappe (ma anche breve) con il ruolo di favorito d’obbligo. Non andrà al Tour de France, ma c’è da scommettere che l’anno prossimo proverà a entrare nel ristretto e esclusivissimo club dei vincitori dei tre grandi Giri: Giro e Vuelta (che già sono nel suo palmares) e Tour, appunto.
E’ Vincenzo Nibali il vincitore del Giro d’Italia 2013: il 29enne messinese dell’Astana trionfa dopo il ritiro di Bradley Wiggins entrando nella storia per aver tagliato per primo, nel bel mezzo di una bufera di neve, il traguardo della 20ma tappa.
Alla fine il divario tra “lo Squalo dello stretto” e gli altri sarà abissale, Nibali negli ultimi tre anni è riuscito a progredire dalla terza posizione del 2011 alla seconda del 2012 fino alla vittoria del 2013.